Un tesoro del 1968
In questi giorni abbiamo avuto l'opportunità noi di assaggiare il Colheita White Port 1968 insieme con Marco Niepoort, uno dei figli di Dirk. Siamo riusciti ad assicurarci 48 bottiglie per la Svizzera.
Pochi vitigni possono essere circoscritti così tanto a livello locale come l’Amigne, il «vitigno di casa» a Vétroz, villaggio a dodici chilometri a sud di Sion. L’Amigne è stato menzionato per la prima volta nel 1686 tra Sion e Sierre, vale a dire nel Vallese centrale. Geneticamente imparentato con l’Avanà del Piemonte, l’Amigne è probabilmente il pronipote del Savagnin e del Gouais Blanc, alias Gwäss, vitigno che continua a essere coltivato nell’Alto Vallese. L’Amigne ha una ricca complessità di base con note agrumate di buccia d’arancia e mandarini. Un tempo veniva vinificato secco, poi come vino dolce, più recentemente di nuovo come secco. Grazie alla muffa nobile produce eccellenti Vins Nobles. L’Amigne è rimasto un’esclusiva vallese con circa 43 ettari a Vétroz.