Un tesoro del 1968
In questi giorni abbiamo avuto l'opportunità noi di assaggiare il Colheita White Port 1968 insieme con Marco Niepoort, uno dei figli di Dirk. Siamo riusciti ad assicurarci 48 bottiglie per la Svizzera.
La più grande isola delle Baleari è baciata da un clima mediterraneo temperato, perfetto per la coltivazione della vite. Estati secche con molto sole e inverni brevi con scarse precipitazioni favoriscono la crescita delle uve. Nel XIX secolo l’isola era nota per i suoi vini bianchi, a cui seguì la produzione dei cosiddetti vini turistici. Nel frattempo alcune Bodegas hanno iniziato a dedicarsi alla creazione di nuovi vini, che in effetti si difendono molto bene.
Il 90 percento della superficie coltivata è suddivisa in due zone DO: la centrale Binissalem, con circa 400 ettari, e Pla i Llevant, situata all’est, con circa 250 ettari. Tuttavia, proprio i viticoltori più intraprendenti, che producono vini di ottima reputazione, non detengono spesso alcuna denominazione DO. Questo è dovuto al fatto che il loro terroir si trova al di fuori delle zone definite oppure alla loro decisione di rinunciare all’etichetta DO.
Maiorca è un «Paese di rossi». Sull’isola assolata vengono coltivate soprattutto le varietà Manto Negro, Fogoneu, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. I vini bianchi realizzati con i vitigni Moll (Premsal Blanc), Macabeo, Parellada, Moscatel e Chardonnay costituiscono circa un quinto della produzione.
Paese: Spagna
Superficie coltivata a vigneti: 635 Ettari
Quantità prodotta: 17’040 Ettolitri